Ultimo giorno sull’altopiano di Skardu 2400m. Maurizio Gallo, Simone Origone e Michele Cucchi stanno preparando gli ultimi bidoni, io mi trasformo in elettricista per un giorno e preparo tutti i pannelli solari da portare al campo base, ho bruciato solo un inverter e uno stabilizzatore, quindi dai, i miei studi non sono stati così inutili.
Prendiamo un samosa e un tandur e saliamo sulle colline circostanti per fare dei timelapse, in particolare raggiungiamo il forte di Skardu: un edificio costruito nel 1600 quando la valle faceva ancora parte del Ragiastan e dove i cittadini si rifugiavano durante gli attacchi nemici. Con noi c’è Razar, una guida alpina che avevo intervistato a Concordia nel 2009, ai tempi si occupava del progetto “Cleaning of Baltoro” che aveva come scopo quello di raccogliere tutti i rifiuti lasciati dalle numerose spedizioni. Tra portatori e alpinisti si contano circa 4000 persone ogni anno che vagano per il baltoro tra giugno e settembre.

Fare un timelapse vuole dire lasciare la telecamera ferma su un cavalletto per almeno 10-15 min o anche di piu dipende da cosa stai inquadrando, ovviamente si sceglie sempre un bel posto panoramico e possibilmente con una bella luce, la cosa piu bella però è che puoi goderti il panorama e parlare del più e del meno con i tuoi conpagni.
Oggi si parla di donne ovviamente…chiediamo a Razar come funziona da queste parti e la cosa purtroppo mi rattrista abbastanza. In Pakistan non puoi avere rapporti al di fuori del matrimonio, ma ancora peggio non puoi parlare con le donne. Se vedi una donna che ti piace devi andare dal padre e chiedere il permesso di incontrarla. Finché la famiglia non decide tu non puoi pararle..bah… In alcune regioni del pakistan se una donna sposata parla con un altro uomo viene addiritura uccisa. Che tristezza. Per fortuna Razar è abbastanza occidentalizzato, lavorando con gli europei ha imparato molte cose, sua moglie lavora e in famiglia c’è  un equilibrio abbastanza paritario.

Guardo il fiume Indo e penso ai posti che vedrò nei prossimi giorni. Le montagne qui sembrano vive. Come se fossero i guardiani che proteggono il re delle vette: il K2.

Ps: ok troppo mieloso, si parteeeeeee!!!!

 

 

Last day on the plateau of Skardu 2400m. Maurizio Gallo, Simone Origone and Michele Cucchi  are preparing the last bins, I turn into an electrician for a day, and I’m going to prepare all the solar panels to bring to the base camp, I only burned an inverter and a stabilizer, so come on, my studies were not so useless.
We take a samosa and a tandur and climb the surrounding hills to make timelapse, in particular we are reaching the fort of Skardu: a building constructed in 1600 when the valley was still part of Rajasthan and where citizens took refuge during enemy attacks. With us there Razar, a mountain guide who I interviewed at Concordia in 2009, at the time he was in charge of the project “Cleaning of Baltoro” which aimed to collect all the waste left by the many expeditions. Between carriers and mountaineers, there are about 4,000 people each year who roam the Baltoro between June and September.
Make a timelapse means leave the camera stationary on a tripod for at least 10-15 min or even more. Depending on what you’re framing, of course you always choose a beautiful scenic spot and possibly with a beautiful light. The most beautiful thing, however, is that you can enjoy the scenery and talk about this and that with your traveling companions

Today we are talking about women … We ask Razar how it works here, and it saddens me sadly enough. In Pakistan, you can’t have relationships outside of marriage, but even worse it’s forbidden talk to women. If you see a woman that you like you have to go to his father and ask permission to meet her. As long as the family does not decide you cant’s talk to her .. bah … In some regions of Pakistan if a married woman talking to another man, the penalty could be death
It’s so sad. Fortunately Razar is quite westernized, working with the Europeans learned many things, and his wife works in the family. There is a fairly equal balance.

I look at the Indu River and I’m thinking about the places that I will see in coming days. The mountains here seem alive. As if they were the guardians who protect the king of the peaks: K2.

Ps: ok too much honey, let’s go guys!!!!!

 

 

 

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