Parte II – Michele Cucchi (detto il lungo)

Lo chiamano “Il lungo”. Michele vive vicino ad Alagna con la sua compagna. Ha una bimba di 5 anni ed è una guida alpina. Lui non fa la guida alpina. Lui è una guida alpina, ci tiene a sottolinearlo. Fa soccorso in elicottero e ne ha viste di tutti i colori. Ha salvato vite umane e spesso si è ritrovato nel recupero di corpi esanimi. La prima volta che lo incontro risale all’ormai lontano 2004. Svolgevamo un lavoro con Giampiero di Media 88, è stato uno dei miei primi lavori. Ai tempi facevo l’assistente, anzi forse il fonico.

Torniamo a parlare di Michele. “Il lungo” è un uomo di montagna. Alla domanda: “cosa sognavi di fare da grande quando eri un bimbo?” Lui si commuove. Sognava di fare quello che fa adesso. Vivere in natura, aiutare le persone e partecipare a spedizioni importanti. Praticamente quello su cui sta lavorando ora, insieme all’EvK2CNR e la formazione in montagna. Sono diversi anni che insegna ai pakistani come bisogna comportarsi in montagna, in particolare in alta quota. Fa parte del Rescue Team, con base a Concordia. Per Michele è fondamentale questo progetto. Se non riuscisse a trasmette a qualcuno tutto quello che ha imparato, sentirebbe di aver fallito. Ma già si vedono i risultati e questa spedizione la rappresenta in pieno. Dare supporto a 8 alpinisti pakistani per raggiungere la vetta del K2 – “gli cambierà la vita e sono felice per loro – continua Michele – Se ci saranno le condizioni necessarie, tenterò anche io la vetta, ma prima di tutto sono qui per loro”. Sono parole sagge di una persona saggia, che ho il piacere e la fortuna di seguire in una spedizione così importante per i pakistani, per noi Italiani, ma soprattutto per lui.

Continuiamo il percorso. Siamo nell’accampamento di Goro 2, camminiamo tra vele di ghiaccio e giganti da 7000mt.

Stanotte dormiamo qui. 4410mt. Sul ghiaccio, che per un po’ interpreterà il nostro migliore amico. Inizia a far freddo. Torno in tenda. Mi sento fortunato ad essere qui, mi emoziono. Ogni volta.

 

Part II – Michael Cucchi (called long)

They call him “The long”. Michele lives near Alagna with his partner. He has a 5 years old’s child and he is a mountain guide. He doesn’t just do the mountain guide: he is a mountain guide, as he always says. He rescued a lot of people with his helicopter and went through many difficult life events. He saved lives but also had to deal with death. I met him for the first time in 2004 while we were working with Giampiero, Media 88. It was one of my first jobs. At the time I was an assistant, or perhaps the sound engineer.

Let’s talk about Michele. “The long” is a mountain man. If you asked him: “What do you want to do when you will be older?” He recoils. He would have say: a mountain man. To live in nature, to help people and participate to important shipments. Pretty much what he’s doing now,with the EvK2CNR. He has been teaching, for several years, to the Pakistani how to live in the  mountains, especially in high altitude. He is part of the Rescue Team, based in Concord. For Michele this project is very important and to fail would be so disappointing for him. But the results are already obvious. Giving support to 8 Pakistani climbers to reach the summit of K2 – “will change his life – said Michele – and I’m happy for them. If the conditions are good, I will try myself to climb to the top but first of all, I’m here to help them.” These are wise words from a wise person that I have the pleasure and the honor to follow in this expedition which is so important for the Pakistani, for us Italians, but especially for him.

We continue the path. We are in the camp of Goro 2, we walk among the giants of ice at 7000mt.

Tonight we sleep here. 4410mt. On the ice, which for a while will be our best friend. it sarts to get cold. I’ll go back inside the tent. I feel lucky to be here, I got excited. Every time.

 

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