Lasciamo con rammarico l’hotel Shangrilá di Cilas, un posto incantato sulle rive del fiume Indo. Ho dormito 3 ore. Il furgone è scomodo, non tiro fuori nemmeno la camera da quanto ho sonno…ad un tratto però tutti iniziano a gasarsi ed esclamano: “nooo non ci credo…guarda guarda là!!”. Mi volto anche io. Un sole infuocato, nemmeno una nuvola e all’orizzonte tra le vette Himalayane spunta lui “The killer Mountain” sua maestà il Nanga Parbat con i suoi 8125m di altitudine..uno spettacolo della natura.
Ci avviciniamo a Skardu, le strade si fanno sempre più strette e l’Indo sempre più incazzato, incontriamo delle piccole oasi abitate dove si coltiva grano, patate e albicocche, è pieno di bambini che giocano per strada e i loro sorrisi ti mettono allegria. Ad un tratto ci troviamo bloccati a causa di un camion che si è ribaltato. Scendiamo a vedere che nessuno si sia fatto male e proseguiamo. Gli incidenti da queste parte capitano spesso. Eccoci dopo 29 ore di buche, polvere, tornanti a strapiombo, scarpate da brivido, dopo aver cercato di dormire in ogni posizione, dopo aver incontrato centinaia di sguardi, finalmente arrivati a Skardu e finalmente ci riposiamo. Negli occhi e sotto ai piedi il ricordo di aver percorso l’indimenticabile: Karakorum Highway. Staremo 2 giorni a Skardu e poi partiremo verso Askole, l’ultimo paese abitato prima del trekking per il K2.
We leave with regret the Shangrila Hotel in Cilas, an enchanted place on the banks of the Indo. Ho dormito 3 ore.I slept 3 hours. The van and uncomfortable, I don’t try to get out my camera because I’m so tired … but all of us in one minute are going to be astonished and they are exclaiming, “nooo I don’t believe it … look look over there!”. I turn myself. A blazing sun, without clouds on the horizon and between one of the Himalayan peaks, tick him: “The Killer Mountain” Nanga Parbat with its majesty – 8125m of altitude .. a spectacle of nature. It’s amazing.
We get closer to Skardu, streets are becoming more narrow and the Indo more and more pissed off, we meet the smaller inhabited oasis where it is grown wheat, potatoes and apricots, and full of children playing in the street and their smiles will bring joy. All of a sudden we find ourselves stuck because of a truck that has overturned. We go down to see that no one was hurt and go on.
Here we are after 29 hours of potholes, dust, bends cliffs, escarpments thrill, after trying to sleep in any position, after meeting hundreds of gazes, finally arrived in Skardu and finally we rest. In the eyes and below the foothills remember the unforgettable journey: Karakoram Highway. We’ll be two days in Skardu and then head towards Askole, the last inhabited village before the trek to K2.
